Negli ultimi cinque decenni, il “Bassin Arachidier“, o bacino delle arachidi, è stato dominato dalle colture commerciali e alimentari non irrigue. Le arachidi erano la principale fonte di reddito per la maggior parte delle aziende agricole a conduzione familiare. Tuttavia, i cambiamenti intervenuti nell’ambiente economico e sociale (liberalizzazione e globalizzazione dell’economia, disimpegno dello Stato, crescita demografica galoppante, ecc.) nonché gli impatti del cambiamento climatico hanno provocato il malfunzionamento della filiera delle arachidi, con la conseguente degradazione delle condizioni di produzione delle aziende agricole familiari.
Di fronte a questa situazione, le aziende hanno adottato strategie che hanno non solo modificato l’organizzazione delle unità di produzione, ma anche la natura dell’azienda agricola, per renderla sempre più reattiva alle richieste dei grandi mercati urbani di prossimità (Dakar, Touba, Thiès e Kaolack). In un contesto di cambiamento, l’orticoltura ha svolto un ruolo economico importante in Senegal, diventando un motore di sviluppo. Leggi tutto …
L’orticoltura nel bacino delle arachidi
Nel bacino delle arachidi, l’orticoltura era un tempo molto praticata. I contadini, verso la fine dello svernamento, cominciavano già a preparare la campagna orticola che si concentrava principalmente su certe produzioni, come l’anguria, il diakhatou, le cipolle e il peperoncino. Tuttavia, con le conseguenze dei cambiamenti climatici, i produttori hanno gradualmente abbandonato le colture orticole, che però hanno registrato una forte ripresa d’interesse, in particolare a seguito della crisi della filiera delle arachidi.
Di fronte alle nuove sfide di ordine economico e nutrizionale, il processo di diffusione dell’orticoltura nel bacino delle arachidi è stato al centro delle priorità dello Stato senegalese e fortemente incoraggiato dai partner allo sviluppo, tra cui la Cooperazione Italiana attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ha contribuito notevolmente a questo obiettivo con l’attuazione dei programmi PAPSEN e PAIS volti alla creazione di perimetri orticoli e al rafforzamento delle capacità tecniche e imprenditoriali dei produttori interessati.
Il Sottoprogramma Centro del progetto PP-AT&RD
È per accompagnare questi due programmi nel raggiungimento dei loro obiettivi, che il progetto PP-AT&RD è stato avviato nel 2018 dall’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE-CNR) in partenariato con l’Istituto Senegalese di Ricerca Agricola (ISRA). Il Progetto, cofinanziato dall’AICS e della durata di tre anni, si propone di sostenere lo sviluppo dell’orticoltura continentale attraverso la valorizzazione dei perimetri orticoli realizzati da PAPSEN-PAIS nelle regioni di Diourbel, Fatick, Kaolack e Thiès, (esclusa la zona delle Niayes). In questa visione PP-AT&RD è totalmente integrato con questi Programmi attraverso un piano di attività annuale coerente con le azioni realizzate dall’Unità di Gestione Centro del PAPSEN (UGP-Centre) in materia di realizzazione di infrastrutture e di opere finalizzate al miglioramento della capacità produttiva delle regioni interessate.
Al fine di assicurare l’accompagnamento e l’emergere dei gruppi di agricoltori coinvolti nel valorizzare le suddette infrastrutture attraverso sistemi di produzione più efficienti e a conseguire una sicurezza economica attraverso una maggiore capacità di accesso ai mercati, le attività del progetto PP-AT&RD si sono concentrate su tre pilastri, incentrati in particolare sull’innovazione e la ricerca, la sostenibilità socioeconomica ed ambientale nonché lo sviluppo di competenze dei gruppi di produttrici e di produttori orticoli.